Si, va bene .. i bambinipoverini non possono vedere certe cose, ma come fare ?????

Ultimamente (scrivo nel Febbraio 1999) sui media ha grande spazio la questione, posta principalmente da associazioni di genitori di varie nazionalit�, riguardo ai sistemi per evitare che i bambini "navigando" il web possano vedere materiale pornografico, subendo gravi turbative al loro sviluppo psicologico. Almeno questo � quello che paventano le suddette associazioni, la cui fede liberale non � certo in discussione: sicuramente non manca, � solo ben nascosta.

Primo punto: esistono i mezzi tecnici per tenere sotto controllo il numero enorme di pagine che nascono, cambiano, muoiono e risorgono ogni ora? La risposta � univoca: non � possibile controllare tutto il web. Se poi si pensa a Usenet (i newsgroup) non si pu� non ridere davanti a certe illusioni censorie. Comunque si � gi� vista un'intenzione chiara da parte dei legislatori italiani: rendere resposabili i fornitori del servizio (e-mail, accesso al WWW, hosting di pagine) dell'uso che i loro clienti fanno delle risorse appena descritte. In questo modo il provider � costretto a violare la nostra privacy, in quanto dovr� controllare la nostra posta privata e 'studiare' il tipo di siti che visitamo per essere certo che non stiamo, per esempio, visionando, commerciando e scambiando materiale pornografico con minori protagonisti.
Secondo punto: ammettendo di disporre dei mezzi necessari per sorvegliare tutto (ponendosi quindi in una posizione normalmente riservata alle divinit�) si presenterebbe un problema veramente non risolvibile: quale sarebbe il criterio che discrimina ci� che pu� essere visto liberamente da quello il cui accesso deve essere limitato agli adulti? In altre parole, quale sarebbe il "comune senso del pudore" della comunit� internazionale? Quello 'in vigore' nell'ultima superpotenza mondiale, quello delle 'evolute' nazioni nordiche, oppure, per stare sul sicuro, i "Garanti per l'editoria elettronica mondiale" dovrebbero essere gli Ayatollah iraniani e i Talebani afgani? Per costoro anche il sito di Italia 1, per fare un esempio, sarebbe da chiudere. In realt� non si salverebbe nulla.

A questi simpatici genitori preoccupati che i loro figli non vedano brutte (?) cose io chiedo: lascereste i vostri bambini girare liberamente, soli, di notte, per le strade del quartiere pi� malfamato di New York? No, ovviamente.
Allora dovete fare lo stesso per quanto riguarda la "navigazione" su Internet: dovete accompagnare i bambini in modo che non vengano a contatto con materiale che ritenete controproducente per la loro educazione, secondo le vostre idee, che sono diverse da quelle di altri genitori.
Ritengo poi che limitarsi a prendere in considerazione come materiale pericoloso l' "Hard Core" o l'erotismo pi� o meno 'soft' sia un clamoroso errore: un semplice file di testo pu� contenere insidie molto pi� pericolose e subdole della foto di una ragazza nuda.
Come genitore, preferirei che mio figlio vedesse una immagine erotica piuttosto che visitasse il sito ufficiale del Partito Comunista Cinese o la pagina di un ipotetico "Fidel Castro fan club": non vorrei che qualcuno cercasse di inculcargli delle ideologie i cui adepti hanno sulla coscienza molte decine di milioni di morti.
Anche riguardo al pericolo pedofilia , che ha spinto una parlamentare italiana, la cui famiglia ha radicate tradizioni liberali e democratiche, a dire che "chiudendo internet si risolverebbe il problema in gran parte", va ricordato che pi� della met� delle violenze su minori sono perpetrate dai genitori (ma nessuno, stranamente, propone di abolirli) e la restante parte dei colpevoli sono altri familiari o educatori (maestri di scuola, allenatori sportivi, catechisti). Solo un piccolo numero di minori che hanno subito violenze sono stati vittime di estranei.

Internet non � un gioco, ma uno strumento di libert� ed espressione per tutto il mondo.


Se per i bambini � pericolosa, che vadano a fare giochi a loro adatti.


Internet non � una baby-sitter !!!!!



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